Operazione “Game Over”: sequestrati beni per quasi un milione di euro a Pescara

Operazione “Game Over”: sequestrati beni per quasi un milione di euro a Pescara.

Questa mattina all’alba, personale della Polizia di Stato, unitamente al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara, ha dato esecuzione al decreto, emesso il 23 settembre 2025 dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di L’Aquila, con cui è stato disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo di beni immobili, mobili, quote societarie e patrimoni aziendali facenti capo a sei soggetti tutti riconducibili al medesimo nucleo familiare, per un valore complessivo di quasi un milione di euro.

Il provvedimento, eseguito con il supporto della locale Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, scaturisce da una puntuale e articolata attività svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara confluita nella proposta avanzata dal Questore di Pescara Carlo Solimene per l’applicazione della misura di prevenzione del sequestro dei beni finalizzato alla confisca, previsto dal Codice Antimafia, nei confronti di un nucleo familiare composto da 6 persone, legate da rapporto di parentela e di affinità.

In particolare, sono finiti nel mirino della Questura e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza quattro appartamenti situati in Pescara, un frutteto situato in provincia di Chieti, quote societarie e interi patrimoni aziendali riconducibili a tre esercizi commerciali di cui due attivi nel settore della ristorazione e uno nell’abbigliamento e profumeria.

Inoltre sono state sequestrate otto autovetture tra cui un suv Porsche e una Mercedes, nella titolarità dei sei soggetti o di familiari conviventi. L’attività condotta per oltre un anno, oltre ad evidenziare la particolare pericolosità sociale dei soggetti coinvolti, tutti denunciati e condannati nel corso degli ultimi anni per reati contro la persona, contro il patrimonio e soprattutto per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ha consentito di ricostruire interi patrimoni illecitamente accumulati con i proventi delle attività delittuose nonché di documentare l’elevato tenore di vita dei medesimi nonostante la scarsa situazione reddituale.

Il Tribunale di L’Aquila-Sezione Misure di prevenzione, condividendo in pieno le argomentazioni della Questura di Pescara e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha ritenuto sussistere tutti i presupposti per l’emissione, in via di urgenza, del sequestro preventivo dei beni finalizzato alla successiva confisca, rilevando, anche, la pericolosità sociale dei proposti e la prospettata sproporzione tra la capacità reddituale dei sei soggetti e il valore dei beni immobili, beni mobili e le società nella loro titolarità.

Si aggiunge, infine, che l’analisi dei dati forniti e la progressione criminosa di ciascuno dei proposti inducono a considerare che ci si trovi di fronte ad un’articolata organizzazione particolareggiata dall’appartenenza al medesimo gruppo familiare. Nella necessità di evitare la dispersione dei cespiti, è stato chiesto quindi ed ottenuto dal Questore di Pescara il provvedimento di sequestro eseguito questa mattina.

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